NON GIOISCO PIù come una volta tranne per LA BARI!!!

Come pochi si aspettavano il Milan ha vinto, e le altre due squadre italiane sono state eliminate...
Ho seguito poco il match non solo dal punto di vista televisivo ma sopratutto del cuore...essì perchè anche se molti continuano ad essere dell'idea che io sia incoerente qualcosa in me è cambiata dal non molto lontano 25 maggio del anno del pallone 2005.
Un giorno ke ha sconvolto il mio modo di vedere il calcio, diventato ormai un business sopratutto nelle massime serie.
Ogni giorno mi convinco sempre più che la passione di tanti italiani viene sempre più stuprata dagli interessi delle grandi società calcistiche, pubblicitarie e commerciali fregandosene delle notti insonni, delle grida di gioia o di dolore, delle lacrime,dei kilometri fatti per una trasferta, delle code fatte per un biglietto al freddo o sotto la pioggia, delle vicende insomma dei tifosi delle squadre minori (o di serie b per intenderci...)
Niente...ti ripagano sempre allo stesso modo...facendoti pagare per vedere...pay per view
...e non solo.
Stravolgono le tue abitudini, le abitudini di intere famiglie. Essì perkè da qualke anno ormai ti può capitare di andare allo stadio la domenika per seguire la tua squadra (quella della tua città), e...puff...come per magia lo stadio è kiuso perkè la tua squadra ha giokato sabato, o venerdì o addirittura giokerà domani...
e allora ti si para dinanzi agli okki uno scenario desolante...stadi di provincia (o di serie b) sempre più vuoti perkè la gente lavora nei giorni diversi dalla domenika e poltrone sempre più piene, quelle di ki segue le grandi squadre a centinaia di kilometri di distanza solo perkè la cultura (sbagliata) di "tifare", anzi no simpatizzare, per i vincenti ti porta ad essere un vincente quando esci di casa...
Ebbene secondo me si perde soltanto se si va dietro a questa cultura tutta "italiana" e non si inverte la rotta.
Avere davanti a te la tua squadra (quella della tua città) mentre lotta sul campo, sentire le grida dei giokatori, avere i tifosi avversari cento metri più in là, gridare, piangere e gioire mentre tutto si svolge sotto i tuoi piedi non è come avere una scatola di vetro e plastika davanti in cui due giornalisti strapagati commentano a modo loro le azioni e ti bombardano con messaggi pubblicitari ogni volta ke la palla varca la linea bianka...
questa è solo violenza, stupro di una passione che per anni ha riunito le famiglie, le tifoserie, gli animi, le gioie e i dolori di migliaia di italiani...
è per questo che ho smesso di stare sul carro dei vincitori perkè mi sono stancato di simpatizzare per loro, di foraggiare le loro casse e quelle delle grandi multinazionali della comunicazione che del nostro calcio se ne fregano, installando decoder e parabola pur di seguirli, e di far del male alla mia città .
Io voglio "tifare", gridare e bestemmiare, farmi travolgere dalla gente, sentire la "puzza" delle canne, del terreno di gioco e dell'erba del campo, agitare una sciarpa, guardare i volti stralunati dei bambini, ke portati allo stadio dai propri genitori, piangono quando tutti gridano al goal...
Come recita uno dei tanti spot televisivi "THIS IS FOOTBALL", ma quello spot non va bene in quella odiosa scatola di vetro e plastika...
quello spot voglio vederlo all'entrata del San Nicola, dello Zaccheria, del Garilli, dell' Adriatico etc...
spero che adesso capirete, molti capiranno,ma poki riusciranno a invertire la rotta...