Che si mangia oggi?

Ergastolo per il 'cannibale di Rotenburg': questa la sentenza pronunciata oggi dal tribunale di Francoforte (ovest della Germania) nel secondo processo a carico di Armin Meiwes, il tedesco 44enne riconosciuto colpevole di omicidio volontario per aver ucciso nel 2001 un ingegnere berlinese, del quale aveva consumato in parte le carni. I due, entrambi omosessuali, si erano conosciuti su internet. La vittima, un ingegnere berlinese di 43 anni, aveva riposto a un annuncio nel quale Meiwes affermava di essere alla ricerca di un uomo disposto a farsi uccidere, smembrare e divorare. Meiwes - che in un primo processo era stato condannato a otto anni e mezzo per omicidio preterintenzionale - aveva voluto soddisfare il suo istinto sessuale quando il 10 marzo 2001 eviro' il suo amico, lo fece a pezzi e ne consumo' le carni, ha detto il presidente della Corte Klaus Drescher motivando la sentenza. Il tribunale ha accolto le richieste dell'accusa che aveva chiesto i l carcere a vita, ritenendo la prima sentenza troppo mite. I giudici hanno ritenuto che Armin Meiwes abbia ucciso Bernd Brandes per evidenti motivi sessuali, e hanno riconosciuto il carattere premeditato dell'assassinio. Come avvenuto in occasione del primo processo nel 2004, la difesa ha cercato di far valere la circostanza dell'assenso all'uccisione da parte della vittima, cosa questa che configurerebbe un 'omicidio su richiesta'. La difesa del 'cannibale' ha annunciato ricorso in cassazione contro la condanna all'ergastolo. La prima condanna a otto e anni e mezzo era stata annullata dalla cassazione dopo un ricorso presentato nel 2004 dalla procura, che aveva giudicato la sentenza troppo mite. Due perizie psichiatriche effettuate durante il secondo processo avevano accertato gravi problemi psicologici per Meiwes, che tuttavia era stato giudicato pienamente responsabile delle sue azioni e in grado di rispondere regolarmente dei suoi atti dinanzi alla giustizia. Meiwes, che ha sempre sostenuto di aver agito su richiesta della sua vittima consenziente, aveva ammesso i fatti sin dal suo arresto avvenuto nel dicembre 2002. Il 10 marzo 2001 aveva incontrato nella sua casa di campagna a Rotenburg (ovest della Germania) Bernd Brandes, l'ingegnere berlinese che aveva risposto all'annuncio del 'cannibale' e che si era presentato come un volontario disposto a farsi uccidere, smembrare e mangiare. Prima di uccidere la vittima con un colpo di coltello alla gola, Meiwes aveva evirato Brandes, mangiando con lui il suo pene fatto arrosto in padella. Il 'cannibale' aveva quindi smembrato il cadavere dell'ingegnere, sezionandolo in vari pezzi che - avvolti in sacchetti di plastica - aveva conservato nel congelatore, consumandoli poi poco a poco. Il particolare forse ancor piu' raccapricciante e' che Meiwes aveva filmato tutte le fasi dell'incontro con la sua vittima predestinata, dall'orgia di sesso sfrenato dell'inizio fino all'evirazione e allo straziante omicidio dell'ingegnere omosessuale. Nelle fasi del processo, Meiwes - che i suoi vicini hanno descritto come persona cordiale e gentile - ha ammesso largamente i fatti addebitatigli esprimendo rincrescimento per le sue azioni. Nelle scorse settimane il tribunale di Francoforte aveva proibito la proiezione in Germania del film americano 'Rotenburg', basato sulla storia vera di Armin Meiwes e Bernd Brandes. I giudici avevano infatti stabilito che i diritti personali di Armin Meiwes prevalgono sulla liberta' artistica e cinematografica. Il 'cannibale' non aveva infatti mai concesso i diritti per la sua storia.