Etimologia di un Trimone

Visto che i vari Nichisoft e Darcko pretendono e inseriscono articoli intellettuali ho deciso di entrare anch'io nella cerchia degli eruditi andando a scovare la storia di una parola di uso frequente che chiunque usa.

Trimone

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Trimone è un termine volgare ("trmòn" in dialetto) tipico della città di Bari e dei suoi paesi limitrofi, come Molfetta(trmòn), Giovinazzo (trmàun), Andria (trmàun), Bitonto(trmòun), Mola di Bari, Ruvo di Puglia, Corato, Noicattaro ecc... Può indicare una persona (prevalentemente di sesso maschile) particolarmente stupida e in questo caso è sinonimo di pirla e di coglione oppure l'atto del masturbarsi e quindi sinonimo di "sega". E'utilizzato sia con finalità offensive, in atteggiamenti meramente provocatori, sia come normale presa in giro fra amici.

Espressioni e curiosità

• Rispetto al termine 'pirla' di origine milanese, non esiste un'espressione del tipo: "faccia di trimone!".
• Un'espressione rafforzativa (dalle origini sconosciute) del termine che serva ad accentuarne il significato è: "trimone a vento!". Qualcuno ritiene che tale espressione, individua il momento in cui, un soggetto, effettuando la masturbazione, è cosi maldestro da "venirsi" addosso.
• Per chi utilizza o conosce i termini romaneschi, l'equivalente di "trimone" è "cippa", mentre l'equivalente di "trimone a vento" è "cippa lippa"
• Raramente può essere usata una variante 'femminile': "quella è proprio una trimona di femmina!"
• Nella città di Molfetta "trimone" è spesso sotitutito con il termine "chinna" o "ciola". Le parole "chinna" e "ciola" si sostituiscono integralmente a quella di "trimone" nella sua espressione finalizzata ad identifcare un soggetto stupido, imbecille. Identificano, anche, l'organo genitale maschile. Come sinonimo è anche usato "bvron".
• Sempre a Molfetta è usuale l'espressione "trmon a dò men" (trimone a due mani) rafforzativo nell'accezione di pirla. Anche usata l'espressione "trmon a vvuzz" (trimone a vozzo) che non si sa bene cosa voglia significare. Nota anche "Trmòn alla kinnncong" per enfatizzare il concetto di trimone nell'accezione offensiva. Comunque l'offesa peggiore si raggiunge con l'espressione "si nù trmunazz"; infatti, tale termine, usato spesso nella città di Ruvo di Puglia, è il dispregiativo massimo del vocabolo in oggetto.
• Importante è il superlativo "Trimone con la T di Tabacchino" che si spiega con la grandezza delle insegne riportanti le T di Tabaccheria: fenomeno analogo alla più famosa "Donna con la D maiuscola" .
• Per dare più forza al termine e quindi per offendere in maniera più profonda e spietata viene talvolta prolungata la r nella pronuncia.
• A mò di sfottò è anche usata la domanda pronunciata da un singolo carismatico: "Ci è Trmòn? NOME! e la risposta della sterminata folla: Com'è NOME? Trmòn!". (NOME è sostituibile con il nome o il soprannome della vittima)
• Localmente esistono variabili a seconda della collocazione dell'individuo e delle sue attitudini: "Trimone a posto fisso" impiegato di solito molto indisponente, "Trimone a vento" colui che parla a vanvera, "Trimone a soffietto" colui che alterna fasi lucide a fasi non altrettanto lucide.
• Ulteriormente rafforzativo e specificativo è l'abbinamento con l'aggettivo "cugghion" (coglione)tipico della zona di Mola di Bari. "Trmòn-cugghion" pronunciato velocemente.

Il termine trimone deriva da il termine dialettale "trimmone" che in pratica non era altro che il bastone in legno della zappa. Da qui l'accostamento con il pene eretto dell'uomo.

• Nel caso si desideri evidenziare l'indifferenza all'attegiarsi dell'interlocutore, pieno di sè, con cui ci si sta rapportando è facile utilizzarlo nella frase "...e famm nù trmoon!!"
  

P.S. ogni riferimento e/o connessione tra foto e termine è puramente casuale
P.P.S. scusate se non ho messo tutti!